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I moduli da compilare per le directories come opportunità di crescita dello studio legale

Parlando di comunicazione all’interno degli studi legali e tributari non si può non toccare il tasto, a volte dolente, della compilazione delle submission.
Questi questionari sono nati con lo scopo di interrogare il mercato degli studi professionali sugli andamenti dei vari settori. E se prima si trattava di un fenomeno tutto anglosassone, adesso, e sempre di più, fioriscono centri studi e indagine tutti italiani che moltiplicano esponenzialmente il numero dei documenti da compilare.
Farsi trovare impreparati non è saggio! Il rischio è quello di essere estromessi dal proprio settore di appartenenza.

E allora è bene inserire una voce, ad esse dedicata, nel proprio piano comunicazione, e calendarizzare la loro compilazione per dedicare il tempo necessario, e non dover agire frettolosamente, rischiando di produrre un documento che non rispecchi le reali capacità del team dello studio che lo rappresenta.


LA SUBMISSION COME SPECCHIO

Per poter rispondere adeguatamente alle richieste delle varie legal directories si deve partire da una sorta di lavoro “introspettivo”; mettere a fuoco i punti di forza dello studio e cercare di trasferire il messaggio attraverso un ritratto meticoloso delle attività svolte all’interno della struttura, evidenziando le capacità dei professionisti e in particolare dei capo dipartimento. Si tratta di un’ottima opportunità per guardarsi dietro di 12 mesi, interrogarsi, fare il punto della situazione ed eventualmente aggiustare il tiro.

È importante imparare ad utilizzare questi strumenti anche per conoscere meglio la propria struttura, e far sì che ogni comunicazione che esca dallo studio sia coerente con lo standard dei professionisti al suo interno e con il messaggio che si è stabilito di veicolare.

A volte è meglio bypassare e decidere di non prendere parte all’indagine di mercato. Infatti è importante partecipare solo alle ricerche nella quali si ha davvero qualcosa da dire ed esperienze concrete a supporto della candidatura.


UN LAVORO CERTOSINO

Raccattare informazioni alla rinfusa e in fretta e furia non è mai la scelta migliore. Per questo è essenziale lavorare tutto l’anno per farsi trovare pronti nel momento della compilazione. È necessario fare quotidianamente, e grazie alla collaborazione di tutti i membri, un lavoro preparatorio, metodico e organizzato. Un’idea può essere quella di dare vita a un database, o utilizzare il sistema gestionale di studio, per inserire tutte le informazioni che di solito richiedono all’interno delle submission. Una volta creato il documento, questo potrà essere aggiornato nel corso dell’anno, quotidianamente. Cosicché nel momento della redazione del documento di indagine basterà estrapolare i dati e procedere al controllo. Lo scopo è quello di radunare, in un’unica area tutte le operazioni/assistenze e inserire tutte le informazioni a riguardo.


LE INFORMAZIONI

Le directories richiedono varie tipologie di informazioni. Si parte con la presentazione del team di lavoro attivo sulla practice oggetto di ricerca e i professionisti di riferimento in quel settore. Qui è bene indicare soltanto i reali esperti che detengono quella specifica specializzazione. Menzionare persone soltanto con lo scopo di far lievitare il numero dei membri di quel team gioca tutt’altro che a favore dell’insegna. Infatti i millantatori saranno presto smascherati nel corso della ricerca.

Una grande importanza viene data alla descrizione delle assistenze svolte in quell’area di practice nei 12 mesi precedenti alla ricerca.

Le operazioni o assistenze da elencare nel documento, oltre ad essere perfettamente centrate rispetto alla practice oggetto di indagine è bene che siano elencate per importanza: così da dare maggior risalto a quelle che per valore, particolarità o importanza dei soggetti coinvolti, si vogliono mettere in evidenza.  Essere descritte dettagliatamente: facendo emergere eventuali complessità, utilizzo di nuovi strumenti, professionisti coinvolti, coinvolgimento di altri dipartimenti. Indicare chiaramente se l’assistenza è confidenziale o meno. 


L’ENDORSEMENT

Ma ai fini della ricerca, tanto quanto la submission sono essenziali i contatti. Agli studi, infatti, sono richiesti i nominativi di clienti che potranno confermare le reali abilità dello studio. Attenzione ad un’attenta selezione di questi nominativi, in quanto è proprio a quelle persone che è affidata la vostra reputation.

Per questo è importante avere qualche piccola accortezza come quella di non non indicare sempre gli stessi nominativi, constatarne prima la disponibilità, avvisare con una mail quando il ricercatore inizia le interviste.


Fatte tutte queste premesse è bene poi leggere i risultati delle ricerche con il dovuto distacco emotivo. Sono importanti per il mercato, e possono essere un’ottima opportunità per migliorarsi e migliorare i meccanismi interni allo studio di anno in anno, ma è importante tenere a mente che la bravura di uno studio la fanno i clienti e la loro rinnovata fiducia riposta.

21/09/2020
| a cura di Amalia Di Carlo
| organizzazione-studio

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