Lo studio-impresa: le nuove dinamiche del lavoro e del business spingono lo studio legale a guardare avanti
Come per il resto delle professioni, anche gli studi legali si trovano alle porte di un’epoca di profonda trasformazione. Tradizionalmente ancorati a modelli organizzativi e di business consolidati, si trovano oggi di fronte a nuove sfide che richiedono un ripensamento profondo del proprio modo di operare. Il cambiamento tecnologico, l’evoluzione delle aspettative della clientela e il cambiamento del mercato del lavoro obbligano gli studi legali ad adattarsi a una nuova realtà: lo studio-impresa. Cercheremo di chiarire perché gli studi hanno bisogno di fare questo balzo culturale, prima che organizzativo, cosa significhi il modello studio-impresa e su cosa si dovrebbero focalizzare gli studi per completare tale transizione. Vedremo come gli sviluppi del lavoro, del settore professionale e del business stiano influendo sul mondo del diritto e spiegheremo perché oggi sia più importante che mai per gli studi anticipare il futuro, investendo nell’innovazione e adottando comportamenti maggiormente imprenditoriali.
Le ragioni del cambiamento: un settore in evoluzione
- Pressioni competitive e nuovi player
Il settore legale sta subendo pressioni competitive senza precedenti. Gli studi si trovano in una situazione in cui, oltre alla concorrenza interna, hanno nuovi concorrenti che stanno cambiando le tradizionali dinamiche del settore. Parliamo di:
- Legal tech startup: le startup legali che introducono in questo settore soluzioni tecnologiche innovative per il pubblico consumer e per le pmi.
- Nuovi fornitori di servizi legali alternativi: sono quelli che offrono servizi legali in modo più rapido, più flessibile e più economico.
- Le Big Four: le grandi società di consulenza che stanno espandendo la propria offerta nel settore legale.
Questa nuova concorrenza sta mettendo in discussione i modelli di business tradizionali e spingendo gli studi legali a riconsiderare la propria proposta di valore.
- Evoluzione delle aspettative dei clienti
I clienti degli studi legali, siano essi aziende o privati, hanno nuove aspettative e in continua evoluzione, in particolare:
- Maggior trasparenza nei costi: richiesta di tariffe più chiare e prevedibili.
- Maggior efficienza: aspettativa di servizi più rapidi e snelli.
- Maggior tecnologia: desiderio di interagire con lo studio attraverso piattaforme digitali.
- Maggior percezione di valore aggiunto: ricerca di consulenza strategica, oltre ai tradizionali servizi legali.
Per soddisfare queste nuove esigenze, gli studi legali devono ripensare non solo i propri servizi, ma anche il modo in cui li erogano e li comunicano al mercato.
- Impatto della tecnologia
Un altro aspetto che sta modificando velocemente il modo di lavorare e organizzarsi degli studi è la digital transformation e, più in generale, la “tecnologizzazione” della professione.
L’innovazione tecnologica sta modificando il settore legale sotto molteplici aspetti:
- Automazione: riduzione delle attività ripetitive e a basso valore aggiunto affidate all’uomo.
- Intelligenza artificiale: uso di assistenti virtuali intelligenti per l’analisi di documenti, la ricerca legale e molte altre attività.
- Cloud computing: gestione più efficiente dei dati e la collaborazione a distanza, permettendo lo smart working e collaborazioni da remoto.
- Blockchain: redazione di smart contract e verifica dell’autenticità dei documenti con le nuove tecnologie digitali.
Queste sono solo alcune delle innovazioni già presenti nel settore legale.
Lo studio-impresa: caratteristiche e vantaggi
Da quanto detto sin qui capiamo come il settore legale non sia per nulla immune ai cambiamenti che stanno interessando il mondo del lavoro e del business.
Gli studi legali necessariamente devono prendere atto di questi cambiamenti e agire con proattività per pianificare strategie evolutive adeguate e ben gestite.
Il concetto di studio-impresa rappresenta un’evoluzione del tradizionale studio legale verso un modello più dinamico e orientato al business. L’avvocato che resta in studio e attende nuovi clienti con il passaparola non è un modello che funziona più, quantomeno non più con le dinamiche a cui siamo stati abituati. Il passaparola resta il principale canale di engagement, ma è un passaparola più digitale, che si muove sul web e sui social, in particolare, ed è un passaparola che rientra in una strategie di business development e networking più ampia e organizzata dal professionista.
Quali sono, dunque, le caratteristiche di questa nuova mentalità imprenditoriale per i professionisti? Vediamole:
- Mentalità imprenditoriale
Lo studio-impresa adotta una mentalità più simile a quella di un’azienda, quindi:
- Orientamento al cliente: focus sulla creazione di valore per il cliente.
- Innovazione: apertura a nuove idee e soluzioni.
- Assunzione di rischi calcolati: disponibilità a sperimentare nuovi approcci.
- Pianificazione strategica: definizione di obiettivi a lungo termine e strategie per raggiungerli.
- Struttura organizzativa flessibile
A differenza della rigida gerarchia, tipica degli studi tradizionali, lo studio-impresa adotta una struttura più flessibile:
- Team multidisciplinari: collaborazione tra professionisti con competenze diverse.
- Appiattimento della gerarchia: meno livelli decisionali per una maggiore agilità.
- Ruoli fluidi: possibilità per i professionisti di assumere responsabilità diverse in base ai progetti.
- Integrazione della tecnologia
Lo studio-impresa pone la tecnologia al centro della propria organizzazione, con:
- Automazione dei processi: per aumentare l’efficienza e ridurre i costi.
- Piattaforme collaborative: per facilitare il lavoro di squadra e la condivisione delle informazioni.
- Analisi dei dati: per prendere decisioni basate su evidenze concrete..
- Cybersecurity: investimenti nella protezione dei dati sensibili dei clienti
- Focus sulla formazione continua
L’apprendimento costante (life long learning) diventa una priorità per lo studio e i professionisti per mantenere la competitività sul mercato, quindi è necessario adottare:
- Programmi di formazione interni: per aggiornare le competenze dei professionisti.
- Collaborazioni con università: per rimanere al passo con le ultime ricerche in ambito legale.
- Mentoring e coaching: per favorire lo scambio di conoscenze tra generazioni di professionisti.
- Diversificazione dei servizi
Lo studio-impresa amplia la propria offerta oltre i tradizionali servizi legali con:
- Consulenza strategica: affiancamento ai clienti nelle decisioni di business.
- Legal design: semplificazione e visualizzazione di concetti legali complessi.
- Servizi tecnologici: sviluppo di soluzioni software per i clienti.
- Formazione: corsi e workshop su tematiche legali per aziende e professionisti.
- Nuovi modelli di pricing
Lo studio-impresa sperimenta alternative alle tradizionali tariffe orarie, per esempio:
- Prezzi fissi: per progetti o pacchetti di servizi.
- Success fee: compensi legati al raggiungimento di determinati risultati.
- Accordi quadro: per servizi continuativi di consulenza e assistenza.
- Value-based pricing: tariffe basate sul valore percepito dal cliente.
Come si può realizzare in concreto la transizione verso lo studio-impresa?
La trasformazione da studio legale tradizionale a studio-impresa richiede un approccio strutturato, non è qualcosa che si improvvisa o che si affronta con leggerezza. Il rischio, altrimenti, è di rimanere a metà del guado e non concludere nulla di buono, spendendo solo tempo e soldi, con conseguente demoralizzazione per la mancata riuscita del progetto.
Di seguito alcune strategie pratiche per gestire questa transizione in modo efficace:
- Analisi della situazione attuale
Il primo passo è una valutazione approfondita dello stato attuale dello studio:
- Analisi SWOT: identificazione di punti di forza, debolezze, opportunità e minacce.
- Audit tecnologico: valutazione dell’infrastruttura IT esistente.
- Analisi dei processi: mappatura dei flussi di lavoro attuali.
- Valutazione delle competenze: ricognizione delle skills presenti nello studio.
Definizione della visione e degli obiettivi
È importante in questa fase stabilire una direzione chiara per il futuro dello studio:
- Visione a lungo termine: dove lo studio vuole essere tra 5-10 anni.
- Obiettivi strategici: traguardi specifici e misurabili da raggiungere.
- Valori guida: principi che orienteranno le decisioni e le azioni future.
Sviluppo di un piano d’azione
Sulla base dell’analisi e degli obiettivi, è necessario elaborare un piano dettagliato:
- Roadmap tecnologica: pianificazione degli investimenti in tecnologia.
- Piano di formazione: programmi per lo sviluppo delle competenze necessarie.
- Strategia di marketing: azioni per riposizionare lo studio sul mercato.
- Piano finanziario: previsioni di investimenti e ritorni attesi.
Gestione del cambiamento culturale
La transizione verso lo studio-impresa richiede un profondo cambiamento culturale:
- Comunicazione interna: condivisione della visione con tutto il team.
- Programmi di change management: supporto ai professionisti nel processo di cambiamento.
- Incentivi: allineamento dei sistemi di ricompensa ai nuovi obiettivi.
- Leadership by example: i partner devono essere i primi ad abbracciare il nuovo approccio.
Implementazione graduale
È consigliabile un approccio step-by-step per gestire la complessità della transizione:
- Progetti pilota: sperimentazione di nuovi approcci su scala ridotta.
- Feedback loop: raccolta e analisi costante dei feedback per aggiustamenti in corso d’opera.
- Milestone: definizione di tappe intermedie per monitorare i progressi.
- Celebrazione dei successi: riconoscimento e valorizzazione dei risultati raggiunti.
Collaborazioni e partnership strategiche
È utile poi che lo studio-impresa si apra a collaborazioni esterne per accelerare l’innovazione:
- Partnership tecnologiche: collaborazioni con aziende di legal tech.
- Alleanze con altri studi: per offrire servizi complementari.
- Collaborazioni accademiche: per progetti di ricerca e sviluppo.
- Network di professionisti: per accedere a competenze specialistiche on-demand.
Il passaggio da studio legale tradizionale a studio-impresa non è certo privo di difficoltà, a cominciare dalle abitudini, dalla paura del nuovo, dalle resistenze culturali personali e dei titolari, dallo scetticismo.
Bisogna, inoltre, considerare che la trasformazione in studio-impresa richiede investimenti spesso importanti su diversi fronti, per esempio:
- la tecnologia: costi per software, hardware e infrastrutture IT;
- la formazione: spese per l’aggiornamento delle competenze del personale;
- la consulenza: possibile necessità di supporto esterno per guidare il cambiamento;
- Il marketing: risorse per il riposizionamento dello studio sul mercato.
È fondamentale, dunque, una pianificazione finanziaria accurata per gestire questi investimenti nel tempo, pianificazione a cui spesso il legale non è tradizionalmente abituato.
Inoltre, il passaggio allo studio-impresa richiede un approccio diverso alla gestione delle risorse umane interne allo studio legale, con l’introduzione della cultura del feedback, nuove competenze manageriali, miglior gestione del work-life balance e del well being dei collaboratori, fino a nuove politiche di retention dei collaboratori più giovani.
Il futuro che attende lo studio-impresa
Guardando al futuro, possiamo provare a identificare alcune tendenze emergenti che potrebbero ulteriormente modificare l’organizzazione dello studio legale:
- Intelligenza artificiale avanzata. L’AI è destinata a giocare un ruolo sempre più centrale:
- Analisi predittiva per anticipare l’esito di cause e negoziazioni.
- Assistenti virtuali per fornire risposte immediate a domande legali di base.
- Redazione automatica di documenti per la creazione di contratti e atti complessi.
- Realtà aumentata e virtuale. Queste tecnologie potrebbero rivoluzionare l’interazione con i clienti:
- Riunioni virtuali immersive per collaborazioni a distanza più efficaci.
- Simulazioni di processi per preparare i clienti a udienze e deposizioni.
- Visualizzazione di dati legali per rendere più comprensibili informazioni complesse.
- Blockchain e smart contracts. L’adozione di queste tecnologie potrebbe ridefinire alcuni aspetti della pratica legale:
- Automazione di accordi: tramite contratti auto-esecutivi.
- Verifica dell’autenticità dei documenti: attraverso registri distribuiti.
- Gestione della proprietà intellettuale: con sistemi di tracciamento basati su blockchain.
Quali competenze deve acquisire il legale per il futuro?
Alla luce delle previsioni di sviluppo del settore sopra riportate, gli studi legali riteniamo che dovranno sviluppare e coltivare una serie di competenze, che vanno ben oltre le tradizionali skills legali, dal project management, alle competenze digitali, alla comunicazione, al marketing. Insomma, la transizione verso il modello di studio-impresa rappresenta una necessità e una sfida per il settore legale, ma se vogliamo anche una grande opportunità per ridefinire il ruolo e il valore della consulenza legale nel panorama del business moderno.
Ora dipenderà dai singoli studi quale ruolo vogliono giocare in questa fase di transizione, se essere spettatori passivi del cambiamento o protagonisti attivi.
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